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Cari amici, ben trovati all’inizio di questo nuovo mese di settembre. Una poesia di Gabriele D’Annunzio, studiata negli anni dell’infanzia a scuola, portava il titolo, i Pastori. Descriveva il viaggio dei pastori della sua terra che a settembre lasciano le montagne dell’Abruzzo per scendere all’Adriatico e passare l’autunno e l’inverno. Ricordo ancora l’inizio: “Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare”.
Questo ricordo mi offre l’occasione per un pensiero augurale all’inizio di settembre. Anche a noi cari amici vien chiesto di migrare. Per il nostro continente migrare dal tempo delle vacanze, dal riposo estivo, dalle giornate senza grossi impegni, verso un anno nuovo di lavoro, sacrificio, impegno. Per altri Paesi è tempo di migrare verso l’ultima tappa dell’anno sociale, verso la corsa finale di un tempo di fatica, di applicazione, di rendiconto, verso l’estate, le vacanze, il riposo. Diversi tempi e orientamenti ma comunque sempre per tutti un cammino da fare!
Papa Francesco all’inizio del mese di agosto ai giovani radunati a Medjugorje per il Festival della gioventù, commentando il passo evangelico del giovane ricco, ha tracciato un itinerario di cammino molto concreto: “Amici, anche ad ognuno di voi Gesù dice: «Vieni! Seguimi!». Abbiate il coraggio di vivere la vostra vita affidandovi al Signore e mettendovi in cammino con Lui. Lasciatevi conquistare dal suo sguardo di amore che ci libera dalla seduzione degli idoli, dalle false ricchezze che promettono vita ma procurano morte. Non abbiate paura di accogliere la Parola di Cristo e di accettare la sua chiamata. Non scoraggiatevi come il giovane ricco del Vangelo; invece, fissate lo sguardo su Maria, il grande modello dell’imitazione di Cristo, e affidatevi a Lei che, con il suo «eccomi», ha risposto senza riserve alla chiamata del Signore. La sua vita è una donazione totale di sé, dal momento dell’Annunciazione fino al Calvario, dove divenne la nostra Madre”.
Allora, l’itinerario da compiere: Seguire il Signore che chiama! – Avere coraggio –Lasciarsi conquistare dal suo sguardo di amore – Non avere paura di accogliere la Parola di Cristo – Non scoraggiarsi nel cammino –Tenere fisso lo sguardo su Maria e affidarci a Lei, nostra Madre.
Don Luigi Guanella, che nel prossimo mese di ottobre celebreremo nel suo 10 anniversario di santificazione, ha diversi passi nei suoi scritti sulla esigenza del cammino, del lavoro assiduo, del non arrendersi davanti alle inevitabili difficoltà della vita quotidiana. Ve ne propongo alcuni:
“Dobbiamo faticare con vigoria di volontà, con allegrezza di spirito, perché piacendo a Dio possiamo di noi presentare agli altri un buon esempio di abnegazione e così raggiungere lo scopo per cui Iddio ci ha chiamati”.
“Gran dovere di ogni cristiano è di non tremare davanti al pericolo, ma di lavorare con tutte quelle forze e in tutti i modi che la Divina Provvidenza suggerisce”.
“Faticare con forza e con tranquillità nel medesimo tempo, essere uniti e contentarsi degli umili servizi di ogni dì: questa è pratica sicura per trarre profitto dall’impiego dei propri talenti”.
E allora, cari amici: settembre, andiamo! E’ tempo di migrare verso quel meglio, quel più che il Buon Dio attende da ciascuno di noi. Buon cammino!