
Fr David Anbu, the delegate Superior of SMD delegation received the vows of the 11 brothers. Fr. Christopher, a Guanellian missionary priest from Nigeria proclaimed the word of God on the Feast of the Pentecost, he mentioned:

Una giornata nata da due documenti, ha spiegato don Wladimiro Bogoni, superiore della comunità religiosa di Perugia, dando il benvenuto ai numerosi pellegrini: il primo è la Bolla di indizione del Giubileo 2025 con la quale tra i “luoghi” di pellegrinaggio si è invitati a varcare la porta della persona nel bisogno, del povero, di quanti sono in attesa di un gesto di carità; il secondo, la lettera Pastorale “Sentieri di Speranza” con la quale l’Arcivescovo della Diocesi di Perugia/Città della Pieve, Ivan Maffeis ha scelto e costituito come giubilare, oltre ad altre 8, anche la Chiesa dell’Opera don Guanella di Perugia, pensandola come luogo giubilare quotidiano e ordinario e quindi non solo nella straordinarietà del Giubileo “Pellegrini di Speranza” del 2025.
Dopo il saluto di benvenuto al Superiore Generale della Congregazione dei Servi della Carità, Padre Umberto Brugnoni, alle suore Guanelliane, Figlie di Santa Maria della Provvidenza di Roma accompagnate dalla Vicaria Generale Suor Neuza Maria Giordani, agli studenti di Teologia del Seminario Teologico Internazionale dell’Opera don Guanella di Roma accompagnati dal Rettore don Samson Rajasegaran John, ad alcuni guanelliani cooperatori di Santa Maria della Nocetta di Roma, ai membri dell’Associazione “imparare Roma per abbracciare il mondo”, ad alcuni parrocchiani della 17^ Unità pastorale della Diocesi di Perugia (parrocchia guanelliana) e di altre zone locali e ai guanelliani cooperatori locali che si sono occupati dell’accoglienza e del supporto per l’organizzazione di tutta la giornata, ha avuto inizio una giornata giubilare all’insegna della Carità.
La prima parte è stata dedicata all’ascolto di due sacerdoti francescani e biblisti della comunità di Monte Ripido di Perugia, Fra Giulio Michelini e Fra Georges Massinelli, i quali hanno aiutato l’assemblea ad approfondire il tema del povero visto come “Porta Santa” da varcare, non una porta da superare, ma un volto da scoprire, quello di Gesù. Lo hanno fatto l’uno attraverso la meditazione del brano biblico della scena del Giudizio Universale (Mt. 25,31-46) e l’altro attraverso il racconto e l’approfondimento dell’esperienza di misericordia di San Francesco con il lebbroso. Da qui una serie di numerosi spunti di riflessione… Attendiamo una Luce più grande, ha sottolineato Fra Giulio, che ci aiuterà a svelare lo stato delle cose, delle nostre azioni, un Figlio dell’uomo, re e “piccolo” verrà nella sua Gloria e giudicherà sulla base dell’Amore, radunerà “tutti i popoli” alla fine del mondo e “separerà”, a destra (le pecore) - fonte di protezione - il bene, quelli che hanno fatto qualcosa e a sinistra (le capre) – fonte di insicurezza e di peccato - il male, quelli che non hanno fatto qualcosa … cioè una Luce grande ci aiuterà alla fine dei nostri giorni a fare chiarezza tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre e poi tra le azioni che abbiamo compiuto e che nel nostro quotidiano terreno a volte facciamo fatica a giudicare chiedendoci se abbiamo fatto bene o male e quali conseguenze queste generano. Capiremo allora “quello che abbiamo o non abbiamo fatto” durante la nostra vita alla persona umana, piccola, fragile, a Gesù stesso (“…l’avete fatto a me”).
L’esperienza di san Francesco con il lebbroso, ha evidenziato fra Georges, ci aiuta a comprendere che il povero è la nostra “Porta Santa” e come un incontro provvidenziale con i più “piccoli”, i poveri, i fragili può aiutarci attraverso le opere di misericordia, a passare dalla morte alla vita, a fare Pasqua, a passare dall’amarezza alla dolcezza, se percepiamo il povero nella “sacramentalità” del suo corpo, della sua persona. “Incontri un povero e non vedi Dio, eppure vedi Dio” e allora il tuo Giubileo diventa permanente. Con queste parole si è conclusa la prima parte, seguita poi dalle preghiere per le intenzioni del Santo Padre e la professione di fede.
Dalle 11 alle 12 i pellegrini, divisi in quattro gruppi sono stati accompagnati dai guanelliani cooperatori di Perugia in quattro diversi laboratori della Casa, dove hanno potuto incontrare e intrattenersi con i buoni figli, già pronti e gioiosi ad attenderli accanto ai loro preziosi educatori. In ogni laboratorio sono state svolte diverse attività; si è lavorato insieme colorando su un grande lenzuolo il logo del giubileo, creando fiori con la carta crespa, segnalibri plastificati e personalizzabili, e condividendo racconti di storie di vita di alcuni buoni figli che hanno mostrato i propri diari. I pellegrini hanno portato a casa il frutto del loro stare insieme, chi ha riportato un fiore di carta, chi un segnalibro, ma soprattutto il ritratto nel proprio cuore degli sguardi di tanti buoni figli.
Il pranzo a buffet ha aiutato a fraternizzare i partecipanti in un clima di famiglia, prima di spostarsi nei dieci tavoli sinodali preparati per condividere e ascoltare, sulla base di quattro domande sul tema della giornata, suggerite dai relatori. I tavoli sinodali sono stati dei luoghi di ascolto reciproco dove si è valorizzata la voce di ciascuno. Ognuno secondo le proprie capacità e carismi. Il dialogo è stato al centro del lavoro dei tavoli, con l’obbiettivo di confrontarsi, mettere in comune la propria esperienza, i propri pensieri e le proprie riflessioni, per arrivare a trovare insieme soluzioni condivise. Inoltre, da ultimo, ma non meno importante, l’approccio sinodale ha dato modo di discernere e quindi distinguere il bene dal male e il prendere decisioni in accordo con il Vangelo e la volontà di Dio. Al termine del lavoro dei tavoli, sono emerse delle sintesi i cui contributi saranno inseriti negli atti della giornata che ci si propone di pubblicare a breve.
Con la S. Messa prefestiva presieduta dall’Arcivescovo Ivan Maffeis, si è conclusa questa giornata giubilare. Durante l’omelia l’Arcivescovo ha fortemente lodato il lavoro prezioso dei guanelliani nella diocesi e quanto questa presenza nel territorio ci richiama all’ordinarietà del giubileo, all’attenzione al prendersi cura dei più poveri, di coloro che sono la nostra “Porta Santa”.

Presenti una quarantina di confratelli che operano nella Regione Provinciale n. 1 della Provincia Nuestra Señora de Guadalupe, insieme alle tre consorelle di Tapiales si è celebrata il 26 maggio c.a. la Santa Eucaristia nella prima parrocchia guanelliana d’oltremare: Tránsito de San José, dichiarata dall’Arcidiocesi di Buenos Aires, tempio giubilare. Il motivo era di ringraziare Dio per il dono della consacrazione religiosa guanelliana e il nostro impegno costante di attraversare la porta della carità nel cuore dei poveri che ci vengono affidati. A presiedere la celebrazione p. Gustavo De Bonis, consigliere dell’area latino-americana insieme al Superiore provinciale p. Ciro Attanasio e suo consiglio. La chiesa era gremita da parrocchiani, studenti, cooperatori e figure apicali dei nostri istituti. Si percepiva un clima di feste e di vero gaudio!

Si è tenuto a Roma l'incontro con i direttori di attività e i direttori amministrativi dei Centri delle case della Provincia San Luigi Guanella (dal 20 al 21 maggio) e dei direttori di attività, dei direttori amministrativi e dei collaboratori nell’economia (dal 21 al 22 maggio). Tanti sono stati gli interventi di queste giornate: il dott. Tonino Cantelmi sul tema "Il carisma guanelliano davanti alle sfide della post-modernità. Esigenze di (1) nuove narrazioni del carisma, (2) attenzioni socio-assistenziali, educative, sanitario-riabilitative e (3) formazione carismatico-professionale; il padre provinciale, don Alessandro Allegra, sul tema "Stare nei cambiamenti con fiducia, sana dialettica e capacità valutativa"; don Salvatore Apreda, economo provinciale, sul tema "Il Giubileo e la speranza guanelliana"; il prof. Lucio Lamberti, economista, sul tema "L’economia degli enti religiosi. Le Congregazioni e le sfide economiche odierne"; la dott.ssa Irma Fiorilli sul tema "Il recente rinnovo del CCNL Agidae Socio-Assistenziale"; il dott. Carlo Barni sul tema "Assicurazione autoveicoli: il libro matricola e temi correlati"; una Proposta da parte del superiore provinciale e dell’economo provinciale sul tema "Nella Casa: la persona al centro, un lavoro appassionato, l’attitudine alla futurazione. Crescere e partecipare, radicandosi" e infine un'attività laboratoriale e una tavola rotonda su altri temi di carattere economico-amministrativi.
È stata anche l'occasione per i partecipanti di vivere il Giubileo e varcare la porta santa della Basilica di San Pietro.

Dal 17 al 23 maggio si svolge l’assemblea della Regione Provinciale n° 1 della Provincia Nostra Señora de Guadalupe che comprende Argentina, Cile e Paraguay. Sono presenti 41 fratelli provenienti da10 culture diverse, che in un vero clima di fraternità si sono dati appuntamento nella casa Solaz de Maria, nella periferia sud della città di Buenos Aires.
I temi dell’agenda sono: sinodalità, presentazione del DF del XXICG nonché considerazioni storiche riguardo al centenario della presenza dei guanelliani in Argentina. Un vivo grazie alla Provvidenza di Dio e alla buona volontà dei confratelli che lavorano in queste terre portando Pane e Paradiso ai più bisognosi!

Il Superiore Generale, don Umberto Brugnoni, insieme al suo consiglio e alla Congregazione Servi della Carità Opera don Guanella, saluta con gioia e speranza l'elezione di Papa Leone XIV, quale nuova guida e pastore della Chiesa o come lo definiva il nostro Santo Fondatore, "stella polare". E mentre desideriamo fargli pervenire tutta la nostra gratitudine e il nostro sostegno attraverso la preghiera e la vicinanza fraterna, gli assicuriamo che non gli faremo mancare la nostra fedele collaborazione e disponibilità ad incarnare l’azione dello Spirito Santo che si manifesterà attraverso il Suo magistero e la Sua testimonianza di vita umana e cristiana.

Ci uniamo al cordoglio di tutta la Chiesa e di tante persone che nel mondo hanno saputo riconoscere in Papa Francesco un uomo di Dio, un avvocato dei poveri e degli emarginati, un testimone saggio e coraggioso dei valori più grandi dell’umanità…
Ringraziamo il Signore per il dono della sua esistenza, feconda di messaggi evangelici di verità e di amore, fatti di parole, di scritti, di insegnamenti, ma soprattutto di gesti autentici e profetici.
Vogliamo anche noi far risuonare il nostro piccolo ricordo personale, riandando all’Udienza generale che Papa Francesco concesse alla Famiglia Guanelliana in occasione dell’anno centenario della nascita al cielo di don Guanella, 12 novembre 2015.
In allegato la Lettera della Famiglia guanelliana tradotta in varie lingue

Il superiore generale, don Umberto Brugnoni, insieme al suo consiglio si unisce al cordoglio di tutta la Chiesa per la morte del nostro caro Papa Francesco. Ringraziamo il Signore per avercelo donato come guida e pastore della Chiesa. Incontrando noi guanelliani nel centenario della morte di San Luigi Guanella nel 2015 ci ha affidato tre verbi: “fidarsi, guardare e affrettarsi”. Fidarsi dell'amore senza limiti di Dio Padre; guardare il mondo con occhi nuovi, resi più luminosi dall’amore e dalla speranza; affrettarsi a non far attendere i fratelli e le sorelle in difficoltà che hanno bisogno delle nostre cure e del nostro affetto. Un programma di vita che ci incoraggia a continuare il nostro cammino di testimonianza sulla strada della carità. Il Signore Risorto accolga Papa Francesco nella dimora della luce e della pace.