
Con grande gioia accogliamo le nuove Ordinazioni Sacerdotali di due Confratelli, P. Agustín Márquez Abad, confratello messicano, ordinato sacerdote il 16 dicembre 2019, nella cattedrale di Puebla, da mons. Victor Sánchez Espinosa, arcivescovo di Puebla, e P. Jorge Manuel Pabón Rodríguez, confratello colombiano, ordinato sacerdote il 5 gennaio 2020 al Playón, Santander, (Colombia) per l'imposizione delle mani dell'Arcivescovo di Bucaramanga, mons. Ismael Rueda Sierra.
Un ringraziamento ed una preghiera speciale ai nostri nuovi confratelli sacerdoti, per la loro vocazione.
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Cara Madre Serena,
nel porgerti l’ultimo saluto e il ringraziamento a nome di tutti i Servi della carità sparsi nei cinque continenti e qui presenti spiritualmente in questa Eucaristia, voglio far mio e sentire nel cuore tutto il peso e la verità di quel sentimento che sgorgò forte e spontaneo dal cuore di san Paolo VI quando, alla morte del caro amico Aldo Moro, pronunciò quel grido preghiera: Tu non hai voluto ascoltare Signore le nostre suppliche e preghiere per liberare dalla malattia la nostra cara Madre Serena e ridonarcela forte e saggia per continuare il suo servizio di Madre e Guida della Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza.
Ma avverto subito anche la vergogna come Giobbe di aver giudicato senza sapere il perché il tuo operato o Dio. Aiutaci Tu, dunque, consolatore e amante dell’uomo che soffre a fare discernimento, a cercare di comprendere e ad accogliere non con rassegnazione, ma con libertà di mente e cuore, questa tua volontà.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto: sia sempre benedetto il Signore!
Martedì sera nel rosario davanti al corpo inerme di Madre Serena a San Pancrazio mi è venuto spontaneo compiere il gesto di mettergli al collo il crocifisso distintivo dei Servi della carità. Portava già quello delle FSMP, ma memore della volontà del Fondatore e del pensiero dei miei predecessori, ho voluto dire a Madre Serena: grazie perché sei stata Madre non solo delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, ma anche di noi Servi della carità. Don Guanella, descrivendo la figura della Superiora generale diceva che “deve essere madre ancor più delle madri di sangue”.
Grazie per tutti i percorsi di comunione che abbiamo voluto e saputo fare insieme tra le due Congregazioni.
Grazie per la ricerca, lo studio appassionato e i tentativi comuni di leggere, individuare e applicare alle nostre vite il Carisma e lo Spirito del santo Fondatore.
Affido a te, cara Madre Serena la preghiera e l’intercessione presso Dio per quanto ancora dobbiamo e vogliamo fare come unica famiglia che si nutre dall’unica sorgente, aspira ad una comunione più piena e solida tra di noi.
Grazie Madre Serena, hai corso nella tua vita con le ali ai piedi, come voleva il Fondatore e come a te piaceva. Ora fermati, seduta ai piedi del tuo sposo e redentore, ascoltalo, contemplalo, parlagli anche di noi Servi, Figlie e Cooperatori e amalo, amalo per tutta l’eternità.
Riposa in pace!
Padre Umberto

Il 5 gennaio 2020, alle 17.30, nei Primi Vespri dell'Epifania del Signore, all'età di 72 anni, Madre Elisabetta Serena Ciserani, Superiora Generale delle Figlie di S. Maria della Provvidenza, ci lasciava per precederci in Paradiso!
Ha vissuto 50 anni di vita Religiosa, adoperandosi per il carisma della carità in Italia ed in Romania. Eletta Superiora Generale nel 2010 ha portato la Congregazione in Amazzonia ed in Africa.
In questi due anni ha vissuto un lungo tempo di malattia con dignità, con cristiana sopportazione. Ci è stata di esempio nel continuare ad operarsi attivamente a favore della Congregazione e a sapersi fermare quando il ritmo della malattia incalzava.
I suoi funerali saranno celebrati a Roma l'8 gennaio alle ore 10 nella Basilica di San Pancrazio, presieduti da Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo ausiliare a Roma.
Il 9 gennaio alle ore 15 saranno celebrati a Como-Lora, in Casa Madre, presieduti da Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Como.
Ci stringiamo attorno a lei, per farle corona e, pregando aiutandola a godere della dolce visione di CRISTO Gesù!

“Presenza nell’amore divino, coraggio per condannare l’oppressione, immaginazione per concepire un futuro alternativo”
Tre qualità che definiscono l’esperienza profetica della VR oggi.
Si è svolta dal 27 al 29 novembre la 93° Assemblea generale USG presso l’Istituto Cenacolo di Maria in Roma. Il tema sviluppato: Vita religiosa nel secolo XXI.
Vi hanno partecipato 144 Superiori generali e invitati delle Suore e dei giovani religiosi/e.
Il primo giorno si è speso nelle considerazioni conclusive sul Sinodo sull’Amazzonia accompagnati nella riflessione dal cardinal Michael Czerrny, SJ che aveva curato la preparazione del Sinodo stesso.
Il secondo giorno lo sviluppo del tema della 93° Assemblea è stato svolto magistralmente da don Diarmuid O’ Murchu, MSC grande studioso e scrittore sulla VR post Conciliare. Nel pomeriggio quattro giovani religiosi hanno offerto la loro testimonianza personale sulla VR.
Il terzo giorno è stato dedicato dopo la Messa nella chiesa di Santa Monica in Piazza del Sant’Uffizio, alla Udienza nell’Aula del Sinodo con Papa Francesco. Due ore ricche di comunicazione semplice, schietta, cordiale tra i Superiori generali e il Papa. Dieci domande rivolte con libertà al Papa su temi diversi che coinvolgono la VR. Molto interessante e famigliare il clima e l’incontro.
Alla fine il Papa ha voluto salutare personalmente tutti i 150 Superiori generali presenti con parole di augurio di incoraggiamento e con la benedizione.
Il nostro Padre generale, presente, ha chiesto al Papa la benedizione per tutta la Famiglia guanelliana, ha ricordato al Papa che i nostri ragazzi di Via Aurelia lo aspettano e pregano ogni giorno per lui.

Il “Sacro Cuore” di Fasano torna a far parlare di sé ed a parlare al territorio regionale pugliese proponendo una interessante iniziativa formativa e di riflessione che si terrà il 28 novembre 2019 nella sala convegni della struttura educativa guanelliana in quel di Fasano.
L’idea di questo convegno nasce dall’incrocio diverse esperienze. Soprattutto da quella dell’apertura, che ormai risale al 2011, della Comunità Educativa Integrata “l’Argonauta” la quale accoglie non solo minori con difficoltà sociale e/o familiare ma anche minorenni con sé recano una diagnosi di natura neuropsichiatrica. oltre a queste due “categorie” ne “l’Argonauta” sono presenti anche ragazzi, ed eventualmente anche ragazze, provenienti dal cosiddetto “circuito penale”. Si tratta cioè, di adolescenti che hanno commesso reato e, per questo, collocati in comunità di solito in “misura cautelare” alla quale fa seguito la “Messa alla Prova” (MAP) che è un percorso di rielaborazione del vissuto criminoso attraverso l’approccio educativo, psicoterapeutico ed anche riabilitativo in senso lato. In questi ragazzi, sempre più frequentemente sono presenti anche problematiche di disagio neuropsichiatrico e/o psicologico. La domanda, pertanto, che ci si pone, è la seguente: “Le cause, e di conseguenza le risposte, sono solo di natura educativa e/o sociale oppure c’è dell’altro?” In sostanza una riflessione sugli intrecci epistemologici ed operativi tra neuropsichiatria infantile, clinica psicoterapeutica, scienze sociali, diritto minorile e scienze dell’educazione.
Affronteranno questo quesito i numerosi e qualificati relatori provenienti da differenti esperienze professionali. Pertanto, Graziella Di Bella, neuropsichiatra infantile, relazionerà su “Dalla neuropsichiatria alla psichiatria a/r” e cioè sui rapporti epistemologici, clinici e di tecnica delle due specialità mediche; seguirà Cesare Porcelli, neuropsichiatra infantile, su “Il trattamento farmacologico in adolescenza: dal cum grano salis all’eccesso?”; subito dopo la neuropsichiatra infantile Daria Campolo riferirà su un sua esperienza professionale “Giustizia Minorile e neuropsichiatria: l’esperienza di Catanzaro”; mentre la neuropsichiatra infantile Veneranda Sabatelli conferirà a proposito dell’esperienza de “l’Argonauta” illustrandone la casistica. Concluderà i lavori della mattinata la professoressa Alessandra Augelli del Dipartimento di Pedagogia della università Cattolica di Milano: “L’erranza adolescenziale: limiti, possibilità, risorse”. Dopo il break per il pranzo si riprenderà con Valentina Farina, Assistente Sociale Specialistica, che parlerà del ritiro sociale in adolescenza e dell’intervento dei servizi territoriali nell’era degli abbandoni scolastici, educativi e sociali; l’avvocato Ignazio Corelli, invece, tratterà il seguente argomento. “Ruolo, etica e peculiare competenza del difensore nella difesa penale del minore”; dopo l’avvocato Corelli parlerà Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile per la Puglia e Basilicata: “Progetto di Messa alla Prova quale contributo della neuropsichiatria e delle scienze psicologiche per una sua migliore definizione?”. L’ultimo intervento - prima delle conclusioni affidate al Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Lecce Anna Carbonara – sarà di Bruno Marchi, psicologo psicoterapeuta nonché Direttore Clinico e Scientifico dell’Opera don Guanella di Fasano: “Orientamenti per il trattamento psicoterapeutico di minori autori di reato in comunità”.
Una giornata intensa ma, sicuramente, foriera di soddisfacenti spunti di riflessione ed eventuali opportunità di intervento educativo in rete a favore di minorenni in condizione di disagio.

“Non amiamo a parole, ma con i fatti”. Come dice San Giovanni con il richiamo alla concretezza: “Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,18) che risuona anche il Papa Francesco “Non mettere in pratica, non condurre la Parola alla realtà, significa costruire sulla sabbia, rimanere nella pura idea e degenerare in intimismi che non danno frutto, che rendono sterile il suo dinamismo”. I poveri sono persone da incontrare, accogliere, amare.
È dunque la famiglia guanelliana in Romania che sta contribuendo in modo efficace al cambiamento della storia delle persone senza fissa dimora generando e promuovendo un vero sviluppo. In sintonia con la Chiesa e il Santo Padre la famiglia guanelliana di Iasi insieme con i loro seminaristi ha organizzato una gita con le persone senza fissa dimora per celebrare la giornata mondiale dei poveri. Per concretizzare la parola di don Guanella “Fermarsi non si può, finché vi sono poveri a ricoverare e bisogni a provvedervi”
I giusti camminano, I santi corrano, Gli innamorati volano.
P. BAKTHIS

ASSEMBLEA MONDIALE
DEI GUANELLIANI COOPERATORI
16 NOVEMBRE 2019:
Ultima Giornata dal titolo: VERSO IL FUTURO
Questa quinta giornata intitolata VERSO IL FUTURO è stata densa di emozioni per l’elezione del Consiglio Mondiale e per la solenne conclusione avvenuta presso la casa S. Pio X e Curia Generalizia delle suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza in piazza S. Pancrazio, dove i gruppi dei Guanelliani Cooperatori di Roma hanno rinnovato la loro Promessa.
Il Consiglio Mondiale, eletto è così composto:
PAOLO SIVIERI, Brasiliano – PRESIDENTE
ANTONIO VALENTINI, Italia – Consigliere VICE PRESIDENTE
MARTA ABBRUZZESE, Argentina – Consigliera SEGRETARIA
DOMINIC TILAK, India – Consigliere TESORIERE
IVONA AGNES SAPUNARU, Romania - CONSIGLIERA
Dopo l’elezione e l’immediato momento dedicato alle foto e agli auguri da parte dei membri dell’Assemblea Mondiale, Don Nico e Suor Maria Antonietta hanno incontrato i neoeletti per un primo Consiglio.
Alle ore 17.00 nella Chiesa della Curia Generalizia delle suore, il Superiore Generale Don Umberto Brugnoni, attorniato da altri 10 confratelli, presiede la solenne Celebrazione di ringraziamento.
È un momento molto bello, denso di emozioni, una liturgia ben preparata con il coinvolgimento di tutti.
Alla Celebrazione Eucaristica sono presenti oltre a tutti i Guanelliani Cooperatori di Roma, anche tante consorelle, una vera festa di famiglia.
Nell’omelia Padre Umberto ha sottolineato ai Guanelliani Cooperatori e al neoeletto Consiglio Mondiale:
“Siate costruttori di novità, aprite un cammino nuovo, prendete dal passato le esperienze più significative perché possano essere fondamento del nuovo. Abbiate la capacità di leggere i segni dei tempi, il nostro Dio non è un Dio morto, ma vivo. Don Guanella ha superato tanti momenti di buio e di difficoltà perché si è affidato completamente alla Provvidenza, lo stesso vale per voi. Sarete chiamati a discernere, a dialogare, a discutere prima di arrivare a una decisione o dare una risposta, e andare di persona là dove è necessaria la vostra presenza.
Siate pronti ad affrontare le difficoltà, la prova, sapendo che la prova è occasione provvidenziale per dare testimonianza, quando s’incontrano delle prove Dio Provvidente le permette perché si possa testimoniare agli altri la propria fede e la propria sequela. In questi momenti non temete, alzate la testa perché non siete soli, Cristo, Don Guanella, la Provvidenza, vi conducono, infatti se vi abbandonerete con fiducia a Dio, lui vi condurrà, perché i guanelliani sanno che È Dio che fa, molto dipende da Dio e un poco da noi.
AUGURI A TUTTI!
Al termine della liturgia della parola, due Operatrici della Casa S. Maria - Roma: Maria Diaco e Simonetta Anna Maria Balini emettono per la prima volta la Promessa tra i Guanelliani Cooperatori, dopo di loro rinnovano la promessa tutti gli altri Guanelliani Cooperatori di Roma, ma, vista la fortunata occasione, il Superiore Generale invita tutti i Cooperatori presenti, anche quelli che non appartengono ai gruppi di Roma e che hanno già rinnovato annualmente la Promessa a unirsi ai presenti rinnovandola insieme a loro.
Prima del congedo il neoeletto Presidente Mondiale consegna l’attestato ufficiale di Guanelliane Cooperatrici alle due nuove sorelle Maria e Simonetta, subito dopo tutti i membri del Consiglio Mondiale ricevono ufficialmente dalle mani di P. Umberto e Sr Neuza, Don Nico e Sr M. Antonietta le Linee programmatiche votate dall’assemblea Mondiale.
Dopo la celebrazione si continua la serata con l’agape fraterna: momento di gioiosa e vivace condivisone, vera festa di famiglia.
Termina questa lunga giornata ricca di emozioni, termina questa settimana della Prima Assemblea Mondiale che potremmo riassumere così: Lodiamo Dio per tutto, soprattutto per la bellezza di camminare insieme con vero Spirito di famiglia.

Mentre a Roma stava nascendo il Consiglio Mondiale dei Cooperatori, a Noro nelle Solomon si piantava il seme del Movimento Laicale Guanelliano con la formazione del gruppo " Buoni Samaritani". E sabato 7 dicembre la prima celebrazione della Giornata della persona disabile. Un nuovo ministero nella Chiesa locale promosso da noi guanelliani in chiave ecumenica. C'è stato inoltre l'incontro con i pastori di sei Chiese diverse per coordinare la preparazione della prima Giornata della persona disabile,novità assoluta per la Chiesa e il territorio locali. La carità non conosce confini.