
The ongoing formation for young priests below five years was held in Guanella Preethi Nivas, Bangalore on 11-12 December 2017. The tutelage program was organized on the theme “Continuing Growth for an Eternal Sanctification” by Tutelage co-ordinator Rev. Fr. Soosai Rathinam. The resource person Fr. Juventius Andrade, CSSR spoke about “the religious life in the present context”. The church would be small if Guanellians does not exist in the Church and the world. “The contribution of the Guanellians is so vast that every Guanellian should feel the sense of belonging to the Congregation and the Church”, he insisted.
Fr. Soosai Rathinam spoke on “Various tasks and challenges of the Priestly identity and ministry”. He recommended the young priests not to fall into the clutches of hedonistic and media culture, but to be courageous to face any problems. Fr. Adaikalam, the Novice Master also shared his thoughts and personal experience of a “Determined Religious”. The tutelage program came to an end with the personal dialogue with the co-ordinator Fr. Soosai Rathinam and relaxing film out.

Cuddalore, Tamil Nadu, India
“Neanche uno di questi piccoli si perda” (Mt 18,14)
Il 10 Dicembre, nei locali della scuola St. Anna di Cuddalore, si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. La sala era gremita, più di mille persone provenienti da ben 33 enti che in questa città si dedicano ai “più piccoli”: scuole speciali, centri di riabilitazione, fondazioni, centri anziani.
Alle 9.30 è iniziata la cerimonia: Fr. Assisi, rettore del seminario minore St. Joseph, ha rivolto i saluti e i ringraziamenti a Fr. Visuwasam, superiore della comunità di Cuddalore, al sig. C Vijaya Kumar, Sovrintendente di Polizia di Cuddalore, e alle Suore del Cuore Immacolato di Maria che hanno gentilmente offerto i locali della scuola per questo importante evento.
Nell’arco della mattinata si è creata un’atmosfera festosa, animata da canti e danze. Al termine di ogni esibizione, sono stati consegnati dei doni a tutti i partecipanti, tra cui tre carrozzine per bambini con disabilità fisica.
Durante tutta la giornata, dall’accoglienza degli invitati la mattina, alla condivisione del pranzo a conclusione della cerimonia, si è potuto godere di un clima gioioso colmo di amore fraterno verso “questi piccoli” che attraverso le loro fragilità ci aiutano a sentirci parte di una comunità accogliente in cui ogni persona ha un immenso valore ed è sostenuta ed accompagnata nel proprio cammino.
“La vulnerabilità appartiene all’essenza dell’uomo. La risposta è l’Amore: non quello falso, sdolcinato e pietistico, ma quello vero, concreto e rispettoso. Nella misura in cui si è accolti e amati, inclusi nella comunità e accompagnati a guardare al futuro con fiducia, si sviluppa il vero percorso della vita e si fa esperienza della felicità duratura”
Papa Francesco (21/10/2017 La catechesi e le persone con disabilità)
In India, Chennai, the DGMS Community, with joy and happiness warmly welcomed Rev. Fr. Alphonso Crippa, the Superior General and Rev. Fr. Gustavo De Bonis, the Secretary General, who visited Don Guanella Major Seminary after the completion of Fourth Provincial Chapter for the Divine Providence Province. Fr. Superior General met all the priestly confreres personally and as a group too. He spent his valuable time with all in the community sharing the fraternal love of the Founder with us. He was here for two days exclusively spending his time with the Fathers and Brothers of the community.
The following day evening he met whole community and shared his fraternal greetings on behalf of all the general councilors and confreres in Rome. He initially thanked Lord for the Gift of beautiful mission that the Lord has done to us in India. He also said that he was happy to see a good number of young men offering themselves to become instrument of God’s work in the days to come. He shared the news and updates of the Congregation. During his message to the conferrers he said that we need to be open to the universal mission in our Guanellian globe and be more charitable to be rooted in the spirit of the Founder and the Congregation. He also welcomed the brothers to interact and share their views and experience. Brothers have thanked him for his kind service and care towards the congregation for the past twelve years and proposed him for some changes like coming together from other nations before the perpetual vows and learning the mother language of the congregation and spirit of the Founder. He said that it would be considered if the proposal arises from the provincial and his council. He also clarified on the issue of writing a request for perpetual preparation to Fr. General and his council. The meeting was ended with the video of formation taking place in Major Seminary, Bogota the capital of Colombia. The meeting was concluded with the vote of thanks to Fr. Superior General and Fr. Secretary General. It was indeed a joyful occasion because of the paternal visit of our Superior General who is the animator and guardian of fidelity to the original charism(C No 4).

Il prossimo 3 dicembre si celebrerà la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017.
La Giornata è un appuntamento che è stato istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
Inoltre, nel 1993, la Commissione Europea ha reso il 3 dicembre anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità, rendendola un appuntamento non solo per i disabili, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, per tutti i cittadini europei.
L’intenzione della Giornata è quindi quella di creare un momento di riflessione e discussione sul tema della disabilità da tutti i punti di vista: politico, civile, sociale, educativo e medico.
Ogni anno le Nazioni Unite scelgono un tema e per il 2017 sarà: “Trasformazione verso una società sostenibile e resiliente per tutti”.
Il principio generale di questo tema, è "Non lasciare nessuno indietro" e permettere alle persone con disabilità di contribuire attivamente alla società.

“I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del vangelo”
Mi tornava spesso alla mente questa espressione di papa Francesco letta mentre volavo sulla rotta verso la Tanzania.
Una risorsa, non un peso da sopportare. Un tesoro da continuamente scoprire, da accogliere con stupore, da tenere in mano e coricare nel cuore con estrema cura e delicatezza. Una strada sicura che porta all’essenza del Vangelo. Uno specchio nel quale il nostro Dio continuamente riflette i lineamenti del suo volto.
Ho provato una gioia speciale atterrare di nuovo nel piccolo aeroporto di Mbeya ed essere accolto per la prima volta dai confratelli, pionieri di una comunità missionaria da pochi mesi inserita nella Chiesa di questa porzione orientale del grande continente africano. Ma un’altra sorpresa mi aspettava arrivando a ‘Nyumba Mt Guanella’ che in Swhaili significa ‘Casa San Guanella’, la nostra piccola residenza collocata a fianco della Chiesa parrocchiale e di uno dei minuscoli centri di accoglienza e riabilitazione di bambini diversamente abili affidati alle nostre cure. La sorpresa di vedere una frotta di mamme e di ragazzi del vicino villaggio attingere festosamente acqua dal nuovo pozzo recentemente scavato dalla nostra comunità grazie al contributo, altrettanto imprevisto, di benefattori lontani da noi geograficamente ma già amici coinvolti nella nuova avventura di carità.
Acqua di provvidenza, tanto preziosa quanto scarsa e apprezzata da chi è abituato a guardare spesso solo in alto in attesa della pioggia per rinfrescarsi e dissetare la terra da coltivare.
I tanti poveri che vengono ad attingere ogni giorno acqua dal pozzo della missione sono le stesse persone che a loro volta diventano pe noi fonte di ispirazione e sorgente zampillante di vangelo vivo, iscritto nella loro carne e tradotto in gesti sorprendenti di carità profonda. Penso a quell’anziano che ho trovato appoggiato all’entrata della cappella in aperta campagna che attendeva il missionario per la celebrazione dell’Eucarestia. Vive da solo nella sua povera abitazione del villaggio e non manca mai all’appuntamento col Signore nella piccola comunità rurale. E’ cieco e si trascina appoggiandosi a un bastone, talvolta ricevendo l’aiuto di un ‘samaritano’ vicino di casa che lo guida all’altare al momento dell’offertorio a deporre la sua monetina nella cassetta che raccoglie l’obolo dei poveri per altri poveri. Penso alle mamme che camminano di buon ora sulla strada polverosa caricandosi sulle spalle il proprio bambino disabile per portarlo al nostro piccolo centro di riabilitazione. Penso al coro dei giovani della nostra parrocchia di Iwindi che, incuranti della pioggia e della strada fangosa, vanno ad animare la liturgia in un’altra comunità cristiana sparsa nella campagna. Penso ai tanti bambini che circondano la nostra missione e che si divertono un mondo calciando una palla fatta di stracci o usando come giocattolo una scatoletta vuota di carne ‘simmenthal’ portata dall’ Italia…
Mi tornano di nuovo in mente altre parole del Papa pronunciate in occasione della recente Giornata mondiale dei poveri:” Avviciniamoci ai poveri per incontrarli, per incrociare il loro sguardo, per abbracciarli e far loro sentire il calore della carità che rompe la solitudine…le loro braccia protese sono un invito a uscire dalle nostre sicurezze e dai nostri conforti...”
Rientro da questa altra visita alla giovane comunità guanelliana in Tanzania provando ancora un volta il bisogno di ringraziare il Signore, insieme ai confratelli missionari laggiù assegnati, per il dono dei poveri, nostri maestri e padroni, fratelli e sorelle coi quali condividere ogni giorno il vagello della carità costruendo ponti di comunione e allargando la rete della solidarietà. Spesso in silenzio, senza fanfara né riflettori. Come don Guanella ci ha insegnato.
P. Luigi

Fourth Provincial Chapter
Nov.20-Nov.24, 2017
The fifth day began with the morning prayers and meditation guided by Rev. Fr. Visuwasam, the provincial councilor. After breakfast the session began at 9 am with the initial prayers. The moderator was Fr. Kulandai Samy. Fr.Benson and Fr.Adaikalam lead us into prayer. The prayer for the XX General chapter was prayed by the members.
The moderator along with the Presidential committee had gone through the motions and proposals and made corrections given by the chapter members. All most there were thirty one proposals and motions. By 12.30 the motions and proposals were consolidated and printed. Voting started afterward. Fr. Visuwasam and Fr. Thambusamy were absent at the time of voting. But they voted earlier due to an emergency situation. Tellers Fr. Johndoss and Fr. Bernard collected the ballots and counted, verified and the number of ballot sheets and the number of members present corresponded. Fr. General and Fr. Secretary General abstained from voting. We dispersed for lunch break.
After lunch the forum resumed at 3 pm Fr. Dennis was the moderator. The results were made ready by the secretaries. The results were announced to the forum. Dennis the moderator said that the proposals and motions will be submitted to the General Council and they will review them and make modifications on them if deemed necessary. The final results will be made known to all.
Election of Delegates to the XX General Chapter
The moderator gave some instructions for electing the delegates for the general chapter. The instructions;
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You can vote for any perpetual member in the province
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You cannot vote for those who are in legal absence
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We will vote for each delegate separately
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He must receive absolute majority (13 out of 25) 13/25
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The second ballot if there is not absolute majority, and then we choose the two with highest votes and go for the third round.
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Don’t vote for the Provincial. He can vote but cannot receive votes
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Voting must be secret.
Substitute’s election
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Only one voting will be conducted. The highest number received confreres will be the delegates
The delegates for the General chapter
Ballots were distributed, voted, collected and the ballots were opened in common. The delegates were elected.
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Fr. Dennis Weber was elected as the first delegate who received absolute majority of votes in the first round.
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Fr. Kulandai Samy was elected as the second delegate
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Fr. Samson was elected as the third delegate
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Fr. David Anbu was elected as the fourth delegate
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Fr. Visuwasam was elected as the fifth delegate
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Fr. Battista was elected as the sixth delegate. Since he was absent for the chapter Fr. Provincial called him to get his consent. He was not able to reach him. If Fr. Battista would not accept his election, then the one with highest votes in the substitute election would be the sixth delegate, said the moderator.
The substitutes for the General chapter
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Fr. Ronald, the first substitute
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Fr. John Bosco, the second substitute
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Fr. Benson, the third substitute
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Fr. Rajesh, the fourth substitute
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Fr. John Paul, the fifth substitute
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Fr. Ligori, the sixth delegate
Three of the substitutes Fr. Benson, Fr. Rajesh and Fr. John Paul received the same votes. Therefore, they were put in order based on their seniority of profession.
Finally Fr. General thanked the chapter fathers for their good works. He wished all those who have been elected because they have more responsibility. The third stage will be the preparation to the General Chapter involving the communities and the delegates to the General Chapter. The three weeks General chapter will have more space to bring all your single communities. He said that all the good works which you have done, we will make the working document. But still any confrere can give any proposal directly to the chapter. Let us give thanks to the Lord and thank the sisters here for having given us hospitality. Fr. Provincial superior thanked all who rendered their service and availability to the chapter and Fr. Superior General officially closed the Fourth Provincial Chapter.
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«Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità». Si apre con questo passo della prima lettera di Giovanni (1 Gv 3,18), il messaggio del Papa per la Prima Giornata Mondiale dei poveri che si terrà domenica 19 Novembre. Questa giornata è stata fortemente voluta da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia come «richiamo alla coscienza credente» del fatto che «condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda», ovvero che «i poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo» e quindi affinché tutta la comunità cristiana sia chiamata a tendere la mano ai poveri, ai deboli, agli uomini e alle donne cui viene calpestata la dignità.
Riportiamo il link del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri.

Nei giorni 10,11 e 12 Novembre presso il Seminario Teologico Internazionale di Roma, si è tenuto il "Mini Capitolo di Famiglia" dal Titolo: " Come grani sparsi di frumento su faccia un solo pane offerto sulla mensa per ravvivare il corpo e il cuore dei commensali" (DLG MM 1889).
E' stato un incontro di tre giorni intensi, profondi e fruttuosi.
L'apertura è stata realizzata dal Superiore Generale P. Alfonso Crippa, il quale ha elencato temi da approfondire.
Si sono alternate relazioni sui temi Capitolari a seguito della suddivisione in gruppi di lavoro, interventi liberi su tematiche generali della vita e della missione della nostra Famiglia, da parte delle FSMP, MLG, ASCI e Cooperatori.
I temi emergenti in questo "Mini Capitolo" si possono raggruppare in 5 punti fondamentali:
1) La continuazione, da parte dei Consigli generali e provinciali dei SdC e delle FSMP, a promuovere la scuola per formatori Cooperatori. Favorire il reperimento del materiale didattico già usato in precedenti scuole carismatiche per poi offrirlo alle Province per la traduzione e l'utilizzo per nuove esperienze.
2) Il suggerimento affinché le Province religiose SdC e FSMP e quelle dei Guanelliani Cooperatori celebrino insieme ogni anno un incontro per programmare lo sviluppo del tema formativo dell'anno, gli esercizi spirituali (possibilmente un corso tutti insieme), per un confronto e dialogo sui temi inerenti al proprio territorio.
3) L'invito ai Consigli generali e Provinciali dei SdC e delle FSMP e gli organismi di animazioni locali, provinciali e nazionali dei Guanelliani Cooperatori a collaborare al fine di promuovere la vocazione del Guanelliano Cooperatore attraverso esperienze di primo annuncio, di volontariato, di animazione anche in realtà dove non siamo presenti come Famiglia Guanelliana.
4) Il proseguimento a curare la formazione tecnica dei nostri Operatori, e lo studio, anche, di un piano formativo carismatico che favorisca la conoscenza del Fondatore e della pedagogia guanelliana per tutti i dipendenti delle nostre Case. Si chieda la collaborazione a tal fine a quei Cooperatori che hanno già fatto un cammino di preparazione con la scuola per Cooperatori formatori.
5) L'esortazione, anche attraverso la presenza e l'opera della nostre Associazioni laicali a partecipare al Tavolo di Lavoro per la riflessione e le decisioni su temi che particolarmente sono in relazione alla nostra missione. Si favorisca inoltre un maggior coordinamento tra le Associazioni laicali guanelliane presenti su di uno stesso territorio.
La conclusione è avvenuta con la Santa Messa solenne in onore della Madre della Divina Provvidenza Domenica 12 Novembre, presieduta dal Superiore Generale P. Alfonso Crippa, nella chiesa di San Giuseppe con il rinnovo della Promessa dei Cooperatori.
Il Consiglio generale dei SdC ringrazia Madre Serena e le consorelle del Consiglio generale delle FSMP, nonché i Cooperatori guanelliani, membri dell'A.S.C.I. Don Guanella, del Movimento Laicale guanelliano, per la loro presenza e partecipazione in un vero clima di famiglia .
Lo scopo di questo Mini Capitolo è stato raggiunto ed ora ci attende il prossimo Capitolo Generale.