
Venerdì scorso si è tenuto l’incontro dei confratelli che fanno parte la comunità del Seminario Teologico, con il Consiglio generale.
Dopo una “merenda di benvenuto”, è incominciato l’incontro dialogando sui diversi aspetti della formazione, della congregazione in genere, etc.
Dopo di che, in cappella si sono recitati i vespri per concludere subito dopo con la cena.

La nuova dimensione del mondo delle missioni
Se, cinquecento anni fa, ai primi evangelizzatori giunti nel Paese avessero predetto che, in un lontano futuro, la Chiesa filippina si sarebbe trasformata in uno dei principali motori missionari del mondo, forse avrebbero sgranato gli occhi in segno d’incredulità. Eppure, in cinque secoli, l’annuncio del Vangelo ha talmente fruttificato che ora l’80 per cento dei cento milioni di abitanti si dichiara cattolico mentre numerosi sacerdoti filippini vengono inviati come missionari a sostenere le comunità ecclesiali di nazioni colpite da secolarismo e crisi vocazionale. Ora anche l’evangelizzazione interna — complicata dalla conformazione del territorio che conta più di settemila isole e un’enorme lunghezza delle coste — viene svolta dal clero locale. Ma la presenza missionaria straniera, diminuita rispetto al passato, non è sparita. Ha trovato una nuova dimensione. «È la dimensione del sostegno alla Chiesa filippina — spiega padre Emanuele Borelli, missionario saveriano a Manila — lì dove, per varie ragioni, non riesce ad essere presente o ha delle difficoltà causate da situazioni complicate e particolari». C’è, poi, la forza dell’esempio. Con la loro partecipazione attiva alla vita ecclesiale, i missionari provenienti da altre nazioni mostrano con chiarezza l’opportunità di uscire dai propri, ristretti, confini per portare la parola di Dio. «Stimoliamo i credenti a diventare più missionari, abbandonando la tentazione di una Chiesa autoreferenziale. E, devo dire, che questo zelo sta crescendo molto». I risultati di un impegno così profondo e costante si possono leggere nelle molteplici sfaccettature delle emigrazioni. I milioni di filippini che hanno lasciato il Paese in cerca di migliori condizioni economiche e di vita sono, in maggioranza, fedeli che testimoniano e annunciano Cristo all’interno della nuova realtà sociale della quale diventano parte essenziale. Padre Luigi De Giambattista, missionario guanelliano da più di vent’anni a Manila, conosce bene questo fenomeno a tal punto da affermare che «sono loro che contribuiscono a rendere vive molte realtà ecclesiali del mondo. Sono, come ha detto recentemente Papa Francesco, dei veri e propri contrabbandieri della fede». In Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Corea del Sud, in Giappone, solo per fare alcuni esempi, si può trovare un pezzo di Chiesa filippina: sacerdoti, suore e laici, impegnati a collaborare senza risparmio. «Ho incontrato due preti filippini — dice Luigi Di Giambattista — perfino nelle sperdute isole Salomone. È stata una scoperta stupenda. Ed è bello pensare che questa ricchezza non è solo composta da Fidei donum ma anche da sacerdoti che sono cresciuti alla scuola di numerose congregazioni religiose missionarie, alcune delle quali nate qui per i bisogni specifici della popolazione». Ad indicare una sfida futura per la Chiesa locale è, invece, un laico filippino, Leandro Tesorero, membro attivo della realtà ecclesiale: «Bisogna continuare ad evangelizzare il Paese. Nelle Filippine si dice che molti hanno ricevuto i sacramenti ma pochi sono stati evangelizzati: non tutti sono praticanti. E questo si può fare solo con una costante catechesi missionaria». Il lavoro per raggiungere l’obiettivo è soprattutto sostenuto dai laici, essendo, numericamente, prevalenti: «Sono i laici ad essere catechisti, animatori e volontari nelle parrocchie. Sono loro ad essere ministri straordinari dell’Eucaristia. Se nel nostro Paese il numero dei fedeli cresce, il merito è anche della “missione” che compiono i laici». La vocazione della Chiesa nelle Filippine alla missionarietà è vista da Tesorero come un progetto divino: «Tutti i nostri santi canonizzati sono laici e missionari martirizzati fuori dalla nazione. Sono convinto che questo sia davvero il piano di Dio per le Filippine».
di FEDERICO PIANA
(Fonte - Osservatore Romano – 7 Aprile 2021)

Dal 27 al 29 marzo 2021 si è svolta la Visita Canonica del Superiore Provinciale della Provincia Divina Provvidenza presso il Seminario San Giuseppe di Cuddalore. È stata una semplice visita fraterna dove P. Ronald ha avuto un incontro personale con i sei confratelli ivi operanti e ha incontrato i formandi, il personale domestico, gli insegnanti della scuola serale. Inoltre ha visitato la missione caritativa per persone con disabilità svolta dai formandi nelle domeniche. In alcuni momenti della visita è stato presente il consigliere provinciale padre Francis Selvaraj. È stato un momento fecondo di condivisione della fraternità e un'occasione di rafforzamento della vita religiosa.

La settimana scorsa nella Provincia Nuestra Señora de Guadalupe è stata una settimana di feste e di ringraziamenti a Dio, perché tre confratelli hanno festeggiato chi il 60° di ordinazione sacerdotale, chi il 60° di professione religiosa.
La festa inizia con P. Settimo Zanella, decano della sopracitata provincia, residente a Buenos Aires, che ha festeggiato il suo 60° di ordinazione sacerdotale il 18 marzo scorso. P. Settimo partì subito per l’Argentina e con un breve intervallo in Colombia svolse tutto il suo ministero sacerdotale in questa nazione sudamericana.
Poi, la festa si sposta in Brasile, nello stesso giorno della solennità di San Giuseppe Pe. Alírio e Pe. Selso hanno festeggiato il loro 60° anniversario di consacrazione religiosa. In effetti, loro sono tra i primi confratelli figli della terra brasiliana che hanno svolto diversi ministeri in pro di tante persone.
Noi ci uniamo al loro ringraziamento e lode a Dio per quanto ha fatto in loro e porgiamo a loro i nostri più sentiti auguri di ogni bene oltre che la nostra riconoscenza per quanto hanno operato nel nome della carità di Cristo!

Oggi 21 Marzo è la giornata mondiale sulla disabilità, vi proponiamo un video-messaggio dei buoni figli di Don Guanella
(Fonte www.donguanella.net - Rubrica "Don Guanella Oggi")

Per la grazia di Dio e la sua generosa misericordia tre confratelli della Provincia Divina Provvidenza dei Servi della Carità: Merugu Anil, Gali Joseph Raja Rathinam Anthony Raj Arun Kumar hanno emesso la loro Professione Perpetua il 18 marzo 2021, presso il Seminario Maggiore Don Guanella, in Chennai. La mattina seguente, 19 marzo, sono stati ordinati diaconi per l'imposizione delle mani di Mons. George Antony Samy, Arcivescovo di Madras-Mylapore. Entrambi gli eventi sono state celebrazioni significative alla presenza di confratelli, suore, Cooperatori e membri del Movimento laicale guanelliano (GLM), e comunità vicine e membri delle famiglie dei candidati. Continuiamo a pregare per questi diaconi affinché il Signore li benedica con le grazie necessarie per vivere più fruttuosamente la loro vita religiosa. Ci congratuliamo con loro per la loro generosità di cuore nell'aderire alla volontà di Dio.
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Fr. Ronald J Sdc