Don Guanella è stato uno dei sacerdoti che movendosi attorno a grandi papi ha contribuito con la sua azione e con l'esempio a cambiare il volto della Chiesa del suo tempo, tenendosi sempre stretto ad essi come germoglio al tronco rigoglioso. Don Luigi li ha sostenuti in ogni avversità, difendendoli, sposandone in pieno le aspettative e i progetti; così appoggiò l'azione "politica" di Pio IX, l'impegno sociale di Leone XIII, la preoccupazione pastorale di Pio X, gli interventi di Benedetto XV volti a riportare la pace e l'ordine internazionale sconvolti dalla prima guerra mondiale.
Tanti aneddoti si possono raccontare sui rapporti talvolta familiari tra don Luigi e i papi. Uno per tutti:
Inauguratosi il Ricovero Pio X a San Pancrazio, don Guanella, il 10 febbraio 1907, si recò ai piedi del Santo Padre, coi principali suoi cooperatori, con a capo il commendatore Giuseppe Canevelli, consigliere di Stato. Dopo che ebbe parlato una signora, mostrando il bene che si faceva ai poveri deficienti nelle case di don Guanella, Sua Santità, facendo atto di assentimento, esclamò: "Questo è il vero metodo di educazione. Questa è la rigenerazione che l'uomo compie per mezzo della carità quando le persone disabili si vedono trattate non con la verga ma con dolcezza evangelica."
Poi chiese a don Guanella il numero delle sue Case; sentito che erano oltre trenta i ricoveri e venti tra asili e ospedali, domandò: "E i denari? Voi siete un gran ricco, perché la Provvidenza vi aiuta largamente!".
Di seguito riportiamo una bella pagina che ci fa conoscere come don Guanella considerava il Papa e la sua missione nel mondo.

“Eccoci dinanzi una mirabile scena; è sì bella come un’anticamera di paradiso. Il sole che splende nel cielo e il pontefice del Signore che illumina il mondo. Il sole è astro materiale nel quale si distinguono un colore, un calore, uno splendore. Il pontefice è astro morale nel quale a meraviglia si distinguono le tre potenze dell’anima: intelletto, memoria e volontà. Il sole materiale è astro massimo che s’aggira su se stesso in cammino di rotazione e di rivoluzione e il pontefice, astro morale nel mondo, è autorità massima nella società degli uomini come il sole nel firmamento. Il sole è la vita della terra e il pontefice è la vita della società. Il sole ci è carissimo, ma non conosciamo completamente la sua natura. Oltremodo caro ci è il pontefice, benché gli occhi umani ne scorgano a stento la dignità sublime. Il sole dardeggiando su quella gocciolina nel cavo d’una foglia vi descrive i sette colori dell’iride. E il pontefice fa scender dall’alto un raggio di divina grazia che sulla terra fa apparire sette regali virtù, le quattro cardinali e le tre teologali, e in cuor del cristiano sette doni celestiali, i sette carismi dello Spirito Santo.
Il pontefice è grande ed io sono minimo, ma ugualmente io gli posso essere figlio diletto, come egli mi è padre amantissimo! Io sono ben guardato dal pontefice come dal sole che mi circonda. io sono felice.


(L. Guanella, Le glorie del pontificato, 1887)