
Quasi in procinto della sua partenza dal Cile, P. Umberto presiede l’Eucaristia “fonte e culmine” della vita della Chiesa, dopo aver incontrato i confratelli, i dipendenti, gli amici e i cari «buoni figli» di Batuco, la comunità che ospita più di un centinaio di ragazzi diversamente abili e che insieme al Recanto di San Paolo sono le più rappresentative in questo settore della missione guanelliana in America Latina.
I ragazzi nella loro consueta spontaneità hanno voluto onorare P. Umberto al termine della sua visita in questa comunità così importante.

Nei giorni della visita del Superiore Generale alla comunità di Batuco, i confratelli di Rancagua, Renca e Batuco insieme a P. Umberto si sono dati l’appuntamento nel Santuario di Santa Teresa de los Andes, nel Municipio de la Rinconada, Provincia de Los Andes, distante 70km dalla capitale, per chiedere diverse grazie per le comunità guanelliane del Cile e per la congregazione.
Il Superiore generale ha presieduto l’Eucaristia nella Chiesa Superiore del Santuario, preceduta da una breve sosta di preghiera nella Cripta dove si trova il Sarcofago contenente il corpo della Santa in cui i devoti depongono i loro omaggi floreali.
Alla fine, dopo aver consumato il pranzo fraterno, tutti si sono recati al cimitero locale dove riposa il confratello Luigi Colnaghi, per pregare, esattamente nel giorno del 13° anniversario del suo transito alla casa del Padre.

Dal 9 al 13 maggio si è svolta la visita alla comunità di Rancagua, Cile. Questa comunità è la terza che P. Umberto incontra in terra cilena, secondo il calendario previsto per la sua visita canonica alle comunità della Provincia Cruz del Sur.
L’11 maggio, P. Umberto ha concelebrato la Santa Eucaristia presieduta dall’Amministratore apostolico di Rancagua Mons. Fernando Ramos Pérez nella Cattedrale di Rancagua, partecipata da confratelli, consorelle, cooperatori, direttori, insegnanti e alunni del nostro istituto Julio Valenzuela, nonché il personale della Casa di accoglienza per anziani “Madre de la Divina Providencia” e fedeli della Parrocchia Madre de la Divina Providencia.
La Santa Eucaristia ha avuto un’animazione del tutto particolare, in effetti, gli insegnanti hanno danzato la “cueca cilena”. Ecco il messaggio che P. Umberto ha trasmesso loro:
“…Grazie Eccellenza per questa celebrazione così viva e partecipata. Grazie per aver condiviso con noi la festa del nostro santo Fondatore e averci dato un buon indirizzo di cammino partendo dal suo insegnamento. Grazie ai miei confratelli presenti qui in Rancagua e testimoni della carità del Fondatore nella parrocchia, nella scuola e nella casa di accoglienza. Grazie ai dirigenti, ai professori, e ai collaboratori della scuola Madre della Divina Provvidenza. A loro dico un augurio del santo Fondatore: fate sempre precedere alle parole, al vostro insegnamento, il vostro esempio. L’esempio trascina e convince, spesso le parole si dimenticano. Auguri ai Cooperatori Guanelliane, portatori con noi del carisma di don Luigi: siate sempre fedeli al dono ricevuto. Ai nostri ragazzi della scuola: grazie che ci siete, perché se voi non ci foste, non ci saremmo nemmeno noi Guanelliani. Auguro a tutti di non spegnere la speranza è la fede nel Risorto appena accesa in noi dalla Pasqua. Dio benedica la nostra Opera in Rancagua e in Cile e benedica questa diocesi è il suo Vescovo. Grazie!
Alla fine della celebrazione, la comunità ha regalato a P. Umberto il famoso “poncho” che è un abbigliamento tipico del ‘guaso’ cileno.

La II Domenica di Pasqua chiamata da qualche anno Domenica della Divina Misericordia è stata molto particolare per noi guanelliani.
In effetti, come dono di “misericordia”, il sabato 27 hanno fatto la professione religiosa 10 giovani confratelli nella Chiesa del Buon Pastore del Seminario Teologico Internazionale, Mons. Aurelio Bacciarini di Roma. L’indomani, nella Basilica San Giuseppe al Trionfale di Roma, sono stati ordinati diaconi ben sedici confratelli, per la preghiera e l’imposizione delle mani di sua Eminenza Mons. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Papa Francesco per la Diocesi di Roma, il quale alla fine della celebrazione ha impartito la benedizione a nome di sua Santità.
Tutta la famiglia guanelliana ringrazia e loda il Signore per questo dono inestimabile e augura ai neo-diaconi l’essere ferventi nel servizio della carità!

E' cominciato, per la prima volta nella storia del Movimento, nella città di Firenze, il XVII Meeting Nazionale M2G presso la Parrocchia del Corpus Domini dal 25 al 28 aprile 2019.
Adesso è il momento favorevole per mettere in pratica questo invito, ed è proprio quello che ci proponiamo di fare in questi giorni che trascorreremo insieme attraverso momenti di riflessione, preghiera, festa e condivisione. Avremo modo di approfondire e riscoprire quei valori che rappresentano i pilastri su cui si fonda la nostra crescita: la verità, la giustizia, la libertà, l’amore, la pace. Ascolteremo anche la testimonianza diretta di don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera contro le mafie, che ci offrirà tanti spunti utili per riflettere sul presente e sull’importanza di testimoniare ogni giorno la nostra fede e la forza dell’amore.
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Il 25 Aprile 2018 è stato eletto come Superiore Generale della Congregazione dei Servi della Carita, Don Umberto Brugnoni, invitiamo, così come ci dice il Regolamento (Art. 27), ciascun Confratello sacerdote a celebrare la messa per il Superiore generale, come atto di comunioine e di impegno di carità.
Art.27. Ogni anno, come atto di comunione e impegno di carità, ciascun confratello sacerdote celebri la santa Messa per il superiore generale, possibilmente nel giorno anniversario della sua elezione. Analogamente si faccia per il superiore provinciale nell’ambito della sua provincia.

Cari confratelli,
un breve pensiero di augurio e prospettiva per vivere concretamente la Pasqua del Signore in noi stessi e nelle nostre relazioni comunitarie. Non può che essere giocato questo augurio sulla carità che è il cuore per eccellenza del nostro carisma e spiritualità.
La carità è anzitutto «elezione», cioè amore che chiama e sceglie un popolo in vista di un progetto (cf. Ef 1,4). Cogliamo già in questo schema teologico i due aspetti contenuti nel concetto di agapē: da una parte l’iniziativa divina e dall’altra la risposta vocazionale affidata alla libertà umana. Se vuoi….
La dinamica della carità, non è più un dovere legale, ma personifica essenzialmente Cristo. In Rm 5,8 si afferma: «Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi».
L’avvenimento della salvezza è realtà da cui nulla potrà mai più separarci (cf. Rm 8,31-39): la carità si colloca nella connessione tra cristologia e soteriologia, a tal punto che Paolo definisce l’agapē «frutto dello Spirito» e soggetto delle relazioni ecclesiali (cf. 2Cor 5,14), a cui ciascun credente deve aspirare come alla «via più eccellente» (cf. 1Cor 12,31).
La carità rivelata nel mistero pasquale ed accolta nella fede diventa dinamica spirituale nel cuore dei credenti e «riassume» tutti i precetti della legge: «Il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore» (Rm 13,9-10). L’Apostolo Paolo raccomanda l’«amore reciproco e fraterno» (1Cor 9,20s.; 10,24; 13,5; Gal 6,2; Rm 12,10; 1Ts 3,3,12) ricordando che solo mediante la carità si vive il servizio (Gal 5,6.13) e si cresce nella vera ricchezza di Dio (Fil 1,9). La carità è il cuore della Chiesa e della nostra missione.
Buona Pasqua, confratelli, nell’impegno di vivere il meglio possibile la carità. Auguri!
Padre Umberto Brugnoni

A las 20:30 hs. argentina y 18:30 hs. colombiana del día 9 de abril, se llevó a cabo la primera videoconferencia de actualización teológico-carismática con los formandos de las casa de Tapiales y Bogotá. En respuesta a la propuesta 2 del DFdel XXCG, el consejero por América Latina, P. Gustavo inauguró esta nueva modalidad que permitió no solo dar una conferencia formativa sino al mismo tiempo, confraternizar entre ambas casas de formación.
Además de la exposición, los cohermanos también tuvieron el tiempo para sus intervenciones.
Nos despedimos deseando el nuevo encuentro, después de haber saboreado las riquezas del carisma guanelliano.