Martedì 28 gennaio 2025, nell’Istituto San Pietro Canisio di Riva San Vitale c’è stata l’inaugurazione della Comunità Arco, il nuovo centro socioterapeutico residenziale, unico di questo tipo nella Svizzera italiana e dedicato ad adolescenti (fra i 15 e i 18 anni) che affrontano fragilità psicologiche. La struttura potrà accogliere nove ragazze e ragazzi in internato e uno in esternato diurno.

Vi è unito il progetto Ph2020 per la presa in carico dei cosiddetti ‘hikikomori’, quei giovani cioè che abbandonano scuola o lavoro e si sottraggono via via alle relazioni sociali, alle sfide evolutive e alle proprie responsabilità trascorrendo la quotidianità all’interno della propria camera, in totale o parziale isolamento. «Un evento – ha rimarcato il direttore Simone Maritan, durante il taglio del nastro – non solo formale, ma simbolo di impegno e dedizione di tanti educatori ed educatrici verso la cura e il benessere dei nostri giovani. Il crescente numero di richieste che ci giungono ci fa pensare che oggi più che mai questa comunità sia una risposta concreta ai bisogni del territorio ticinese». Era presente anche il vescovo amministratore apostolico, monsignor Alain de Raemy, che ha voluto benedire la nuova struttura, ricordando che la benedizione è «dire bene di chi si impegna e si dedica al prossimo attraverso opere di carità cristiana».