Pin It

 

Iniziamo il mese di giugno, mese dedicato al culto del Sacro Cuore. Celebreremo, quest’anno venerdì 11 giugno, la Solennità del Sacro Cuore di Gesù.
“Ecco quel cuore che ha tanto amato il mondo fino a dare la sua stessa vita per noi”.
Negli ultimi secoli, grazie anche al Magistero della Chiesa e al Concilio Vaticano II, la devozione al Sacro Cuore ha ricevuto un impulso decisivo, basato non più tanto sulla esperienza mistica di Santa Margherita Maria, quanto sui contenuti teologici della Sacra Scrittura. Lo studio della Bibbia ha rivelato che questa devozione riguarda il centro della rivelazione cristiana, riguarda il Cuore di Dio e la sua passione d’amore per gli uomini e le donne nella persona di Cristo. La devozione al Sacro Cuore ha alimentato la spiritualità del Dio-Amore, ha favorito un miglioramento spirituale dei singoli e delle famiglie, ha guidato e guida l’impegno cristiano perché venga il regno del Cuore di Gesù nelle anime e nelle società e si affermi, come diceva San Paolo VI, la “Civiltà dell’Amore”.
Anche Papa Benedetto nel 2011 ha voluto leggere il cuore dell’uomo come centro propulsore della vita fisica e spirituale: ”Il cuore, ha detto, è quel centro dell’essere umano, in cui si uniscono l’intelletto, la volontà e il sentimento, il corpo e l’anima” (Benedetto XVI, 17 aprile 2011). E’ in questo senso che la Sacra Scrittura ci presenta il cuore di Dio: Dio ha un cuore, un cuore che pensa e decide, ma anche che ama, che si addolora per il cattivo comportamento degli uomini e che soffre per le fatiche nella fedeltà da parte del suo popolo (Gn.6,5-6) e questo spiega anche perché i profeti presentano Dio nelle belle e significative immagini di Padre, Pastore, Amico, Sposo.
E’ proprio e solo l’amore che nasce dal cuore che lega tutte questi compiti di Cristo verso l’umanità.
La devozione al Sacro Cuore è centrale anche nella spiritualità di don Luigi Guanella perché anche lui afferma in più occasioni di intravvedere nel cuore di Gesù il volto amorevole e misericordioso del Padre. Sono infatti un tutt’uno nella Divina Eucarestia.
Aveva voluto, inizialmente chiamare noi guanelliani Figli del Sacro Cuore, il santuario di Como, da lui dedicato al Sacro Cuore, è sempre stato per tutta la sua vita punto di partenza e di ritorno per ogni missione e azione di carità. Ha fatto aprire una finestra dalla sua camera per stare con il Cuore di Cristo nella Eucarestia anche durante la notte, ha voluto che in ogni solennità del Sacro Cuore i suoi Figli spirituali rinnovino i voti religiosi per devozione al Cuore di Cristo. Quando apriva una nuova casa una delle sue più usate frasi era: ”Patrono, Custode, Padrone e Signore della Casa è, sin da principio per voi, il Divin Cuore di Gesù”.
La devozione al Cuore di Cristo in questo mese di giugno ci dovrebbe indurre e condurre a questo: guardare al Suo Cuore trapassato per credere, credere per avere la forza di amare, amare per donarsi a Dio e ai fratelli nel bisogno con pienezza di carità.
E’ anche l’invito provocazione che don Luigi Guanella porge a ciascuno di noi: “Il cuore di Gesù è cuore di padre. Il figlioletto è in pace, quando è raccolto tra le braccia del padre: ora come è possibile che tu non goda la tranquillità, quando ti trovi nelle braccia del Sacro Cuore, tuo Padre?”. Ma veramente noi ci troviamo nella braccia sicure del Padre celeste? O siamo altrove?

Buon mese di giugno a tutti!

Padre Umberto