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 “Non amiamo a parole, ma con i fatti”. Come dice San Giovanni con il richiamo alla concretezza: “Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,18) che risuona anche il Papa Francesco “Non mettere in pratica, non condurre la Parola alla realtà, significa costruire sulla sabbia, rimanere nella pura idea e degenerare in intimismi che non danno frutto, che rendono sterile il suo dinamismo”. I poveri sono persone da incontrare, accogliere, amare.

È dunque la famiglia guanelliana in Romania che sta contribuendo in modo efficace al cambiamento della storia delle persone senza fissa dimora generando e promuovendo un vero sviluppo. In sintonia con la Chiesa e il Santo Padre la famiglia guanelliana di Iasi insieme con i loro seminaristi ha organizzato una gita con le persone senza fissa dimora per celebrare la giornata mondiale dei poveri. Per concretizzare la parola di don Guanella “Fermarsi non si può, finché vi sono poveri a ricoverare e bisogni a provvedervi”

I giusti camminano, I santi corrano, Gli innamorati volano.

P. BAKTHIS

 

   

 

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